MANGIARE SANO: COME CONTROLLARE I FATTORI DI RISCHIO
Mangiare sano con un’alimentazione corretta aiuta a migliorare lo stato di salute generale e a prevenire il rischio di malattie cronico-generative, come la malattia coronarica, l’ictus, il diabete e i tumori.
Per coloro che hanno già avuto una malattia cardiovascolare una giusta alimentazione può rappresentare una vera e propria cura per ridurre la probabilità di andare incontro a nuove manifestazioni della malattia.
L’infarto e l’ictus cerebrale rappresentano attualmente la maggiore causa di mortalità nei Paesi industrializzati.
La comparsa di queste malattie è facilitata dal rischio cardiovascolare globale. A sua volta, tale rischio viene generato dalla presenza di alcuni fattori predisponenti chiamati “fattori di rischio cardiovascolare”. Alcuni esempi sono il colesterolo elevato, la pressione arteriosa alta, il fumo, il sovrappeso e l’obesità, il diabete e la sedentarietà.
Se è presente solo uno di questi fattori, il rischio di essere colpiti da una malattia cardiovascolare aumenta. Se invece sono presenti 2, 3 o 4 fattori il rischio cresce vertiginosamente anche di 10-20 volte.
QUALI SONO LE ABITUDINI ALIMENTARI SBAGLIATE?
Un’alimentazione con cibi ricchi di grassi saturi (grassi di origine animale) e di colesterolo aumenta il livello di colesterolo nel sangue. Se è elevato, si favorisce l’accumulo di questa sostanza sotto forma di placche nella parete stessa dei vasi sanguigni (arterie), che diventano più rigidi, in un processo che viene chiamato “aterosclerosi”.
Cibi ricchi di grassi saturi o di zuccheri semplici, come i dolci, apportano nella dieta molte calorie, quasi sempre superiori a quelle necessarie, con conseguente aumento del peso corporeo fino all’obesità.
Il sovrappeso e l’obesità, specie se addominale, predispongono al diabete ed aumentano il rischio di malattie cardiovascolari.
Mangiare cibi molto salati favorisce l’aumento della pressione arteriosa, uno dei fattori di rischio più importanti per le malattie cardiovascolari.
La giusta cadenza dei pasti in cui suddividere l’alimentazione della giornata è di 3-5 al giorno. L’abitudine di “saltare” i pasti favorisce il “senso di fame” e porta a mangiare grandi quantità di cibo in un pasto unico. Tutto ciò porta ad un difficile consumo delle calorie introdotte, specialmente se l’unico pasto è quello serale. Tale abitudine facilita l’aumento del peso corporeo e predispone all’obesità.
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