Il linfedema è una condizione caratterizzata dall’accumulo di liquido interstiziale nei tessuti sottocutanei, principalmente dovuto a un malfunzionamento del sistema linfatico. Il linfedema può essere a carico degli arti inferiori oppure degli arti superiori. Una delle manifestazioni più evidenti del linfedema è il gonfiore, che può risultare in un aumento del volume degli arti, con un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti. In particolare, il linfedema degli arti superiori (post intervento di mastectomia) può essere trattato con interventi non invasivi come il massaggio connettivale LPG. Per monitorare l’efficacia di tali trattamenti e ottimizzare i risultati, è essenziale disporre di strumenti di valutazione precisi e non invasivi.
In questo contesto, l’analisi della bioimpedenza (BIA) emerge come una tecnica efficace per misurare vari parametri corporei, come la composizione dei tessuti, senza ricorrere a metodi invasivi. La BIA in multifrequenza consente di determinare, tra le altre cose, la quantità di acqua extracellulare, la massa magra e il volume degli arti, offrendo dati utili per il trattamento e il follow-up del linfedema.
La BIA si è rivelata utile come strumento di monitoraggio in grado di fornire informazioni rapide e precise sullo stato post-trattamento dei pazienti con linfedema.
Inoltre, la BIA rappresenta una metodologia non invasiva, facilmente ripetibile e praticabile anche in ambito ambulatoriale, riducendo la necessità di strumenti complessi o di procedure invasive per il monitoraggio. Questo la rende un valido alleato nella cura a lungo termine dei pazienti con linfedema, in particolare, l’analisi della bioimpedenza offre promettenti prospettive per il trattamento del linfedema degli arti superiori (post intervento di mastectomia), migliorando il monitoraggio post-operatorio e contribuendo a una gestione clinica più efficiente e personalizzata.