La cellulite è una manifestazione cutanea localizzata soprattutto sulla zona pelvica e addominale, sui fianchi, sui glutei e sulle cosce. Si presenta, in genere, con micro depressioni della pelle, a volte associate a piccoli noduli del tessuto grasso sottocutaneo. Per l’aspetto visivo che la contraddistingue è spesso indicata come “pelle a buccia d’arancia”, mentre la denominazione scientifica è più propriamente pannicolopatia edemato-fibro-sclerotica.
Si tratta di un disturbo fisiologico, tipico delle donne, legato essenzialmente alla ritenzione idrica, accumulo di liquidi e micro formazioni di grasso sottocutaneo. Dal punto di vista clinico, la cellulite si manifesta come una serie di zone non omogenee della pelle, con presenza di micro cavità sottocutanee disposte in maniera perpendicolare rispetto al tessuto, nonché di piccolissime protuberanze di tessuto adiposo nella pelle stessa.
SINTOMI
Poco c’è da dire sui sintomi della cellulite, dal momento che non si tratta di una malattia vera e propria ma piuttosto di un inestetismo cutaneo. Naturalmente, la palpazione della pelle, oltre che una visita effettuata dal medico estetico, possono evidenziare le zone del corpo dove si manifesta più di frequente: principalmente glutei, cosce, addome, fianchi. Normalmente la cellulite viene classificata secondo una scala di quattro livelli :
- 0 = assenza di segni di cellulite.
- 1 = la pelle risulta liscia ma compaiono segni di cellulite pizzicando la pelle o contraendo i muscoli.
- 2 = le introflessioni della cellulite sono presenti e visibili anche senza sollecitare la pelle.
- 3 = presenza delle alterazioni dello stadio 2 in maggior numero e su un’area più estesa, accompagnate dalla presenza di noduli.
La cellulite ha un’evoluzione e/o degenerazione che viene cosi classificata:
- edematosa, la cellulite si avverte solo al tatto, in questa fase, prevale il ristagno dei liquidi nei tessuti con gonfiori ed edemi localizzati, soprattutto intorno alle caviglie, ai polpacci, alle cosce e alle braccia
- fibrosa, a causa dei liquidi penetrati nei tessuti, le cellule si distanziano l’una dall’altra e non riescono più a svolgere le proprie funzioni metaboliche. Le fibre elastiche che rendono la pelle morbida e tesa, vengono compresse dalle cellule adipose; le fibre di collagene che svolgono una funzione di sostegno, degenerano e i capillari si alterano; si formano dei piccoli noduli, non percettibili al tatto se non come rugosità sottocutanea, e la cosiddetta pelle a buccia d’arancia
- sclerotica, dove si forma una sclerosi il tessuto diventa duro al tatto con la comparsa di noduli di grandi dimensioni; la superficie cutanea assume il tipico aspetto “a materasso” con avvallamenti e macchie di colore, è fredda e dolente al tatto
CAUSE
Le molteplici cause che possono provocare l’insorgere degli inestetismi sono, naturalmente: disturbi del metabolismo, disordini nutrizionali, specifiche architetture sottocutanee, alterazioni della struttura del tessuto connettivo, fattori ormonali, fattori genetici, disturbi del sistema micro-circolatorio, alterazioni nel sistema linfatico, alterazioni nella matrice extracellulare, infiammazioni.
DIAGNOSI
L’unico accertamento (diagnosi) che può essere fatto per confermare se sia presente, o meno, la cellulite è quello visivo (di fronte a uno specchio) con palpazione della pelle nelle zone maggiormente interessate: cosce, glutei, fianchi, addome.
Pizzicando la pelle e contraendo i muscoli ogni donna è in grado di stabilire se sia presente, o meno, la cellulite; nei casi evidenziati dagli stadi 2 e 3 non è necessaria questa prova poiché è più che sufficiente l’esame visivo. Naturalmente, il medico estetico, può essere in grado di confermare o meno l’autodiagnosi, raccomandando le precauzioni da prendere e le “cure” da fare per moderare l’insorgenza del fenomeno e/o per diminuire gli inestetismi visibili.
Nei casi più gravi in cui la cellulite può essere associata a stati edematosi, fibrotici o sclerotici, la visita medica approfondita è l’unica che può dare una risposta adeguata e puntuale, consigliando anche l’eventuale terapia da seguire.
TERAPIA
Trattandosi inizialmente di un inestetismo che può degenerare in malattia, le cure inizialmente consistono in rimedi di natura prettamente estetica e fisioterapica, mentre nei casi più gravi si deve intervenire con vere e proprie terapie mediche riabilitative.
In genere dopo una fase iniziale di trattamenti domiciliari con prodotti cosmetici, come le creme, è necessario passare a terapie mediche che presentano una migliore efficacia terapeutica.
QUALI TRATTAMENTI?
- MESOTERAPIA: prevede l’iniezione nel derma e nel sottocute di farmaci con dosi ridotte di principio attivo
- ULTRASUONO-TERAPIA: l’applicazione focalizzata di ultrasuoni ad alta frequenza con l’obiettivo di rompere i tralci fibrosi e provocare la rottura della membrana delle cellule adipose
- MASSAGGIO CONNETTIVALE secondo la Metodica LPG: ha effetto drenante e levigante sulla pelle a cui dona nuova elasticità, ed un evidente effetto rimodellante
- CARBOSSITERAPIA: provoca vasodilatazione e riattiva il microcircolo, migliora il flusso sanguigno ed il metabolismo, migliora l’ossigenazione dei tessuti
- EMULSIOLIPOLISI e APOPTOSI LIPOLITICA: utilizzano farmaci che provocano la modificazione e la lesione della parete cellulare portando ad una riduzione localizzata del tessuto adiposo
- LIPOSUZIONE: un vero trattamento chirurgico che necessita di un breve ricovero in ambito ospedaliero e che quindi non rientra nelle attività che possono essere svolte in ambulatorio
In ogni caso, bisogna tenere presente che trattandosi di una condizione fisiologica le possibili terapie illustrate sopra possono avere un’efficacia limitata nel tempo se non si seguono tutte le possibili precauzioni per evitare l’insorgere o il ripresentarsi della cellulite. Ricordo che le cure per la cellulite rappresentano un ambito di intervento di grande interesse ma è necessario selezionare con estrema attenzione il medico estetico.
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