L’alimentazione, all’interno dello stile di vita, ha un impatto di primo piano sulla qualità del sonno. Numerosi studi confermano che esiste una relazione biunivoca tra sonno e alimentazione. La carenza di sonno è associata sia ai disordini metabolici sia all’obesità. Chi dorme meno tende a consumare più alimenti ad alta densità calorica, a introdurre più calorie da grassi e carboidrati raffinati, ad assumere porzioni inferiori di verdura e frutta e ad avere una distribuzione dei pasti irregolare. Chi conduce stili di vita notturni e consuma più “snack” rispetto a pasti regolari, presenta una durata del sonno ridotta. Oppure, al contrario, ritmi alimentari sregolati sono associati a una durata molto lunga del sonno.
La cura degli alimenti che si consumano fa parte del più ampio concetto di corretta igiene del sonno, che include anche la regolarizzazione dei ritmi circadiani, mantenendo orari dei pasti, di coricamento a letto e di sveglia quanto più possibile costanti. Al contrario, lo stress può essere nocivo al sonno e l’attività fisica può aiutare a gestirlo, oltre a contribuire positivamente alla produzione di serotonina.